☞ Virginie, la figlia di Sylvia, sta per sposarsi. Tutto il clan si riunisce per l’occasione e ognuno dei familiari esterna il proprio giudizio. Dallo zio al fratello alla madre, ognuno recita il suo monologo. Si viene così a delineare una galleria di ritratti dai quali traspare il rapporto di ognuno con il denaro: il bambino viziato, il pirata informatico, il cinico capitano d’azienda, il mafioso minacciato di morte… Ognuno descrive un aspetto seducente dei soldi, messo immediatamente in dubbio dal monologo successivo, in un crescendo vertiginoso che ci ricorda in maniera intelligente che, come dice la saggezza popolare, il denaro non ha odore.
☞ Il denaro è un argomento affrontato raramente nella letteratura per bambini.
☞ Emmanuelle Houdart: Pittrice e illustratrice, è nata nel 1967 in Svizzera. Diplomatasi alla Scuola d’Arte di Sion e all’ “Ecole Supèrieure d’Arts Visuels” di Ginevra, si è poi trasferita a Parigi. Oltre a collaborare con diversi giornali e quotidiani (Libération, Le Monde, Sciences et Vie Junior, Ça m’intéresse… ), ha all’attivo una decina di libri di cui ha curato testo e immagini. Una ventina invece i volumi per ragazzi che ha illustrato. Il suo è uno stile del tutto personale caratterizzato dall’uso di colori pieni e decisi, che delinea un mondo tanto da fiaba quanto estremamente concreto e reale.
Nel 2003 ottiene il Premio Octogone, categoria Grafica (CIELJ), per Les Choses que je sais. Due anni più tardi viene premiata alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, per Monstres malades. E nel 2006 le viene assegnato il Grand Premio (libri per ragazzi) della Società dei letterati francesi per Les Voyages merveilleux de Lilou la fée.
☞ Marie Desplechin: è nata a Roubaix nel 1959. Ha studiato lettere e giornalismo. Ha pubblicato una raccolta di racconti, Trop sensibles, e due romanzi, Sans Moi e Dragons per le edizioni Olivier. Ha scritto anche romanzi per ragazzi che mescolano con abilità umorismo e tenerezza. Collabora regolarmente con diverse testate. Nel 1998 è stata insignita del premio Tam-Tam per il romanzo Verte.