Here è una storia possibile solo a fumetti e dimostra in maniera esemplare l’immensa potenza narrativa del medium. Aprite il libro e nella prima pagina troverete un’inquadratura a prospettiva fissa su una stanza immersa nella luce rosa soffusa che entra da sinistra. Una stanza normale con un camino e un quadro appeso al muro sul lato destro, un divano e delle sedie sul lato sinistro. In mezzo una lampada, una culla e alcuni giochi da bambino. Il vostro sguardo vaga per la pagina, notando a malapena la finezza cartografica della piega del libro che coincide con l’asse prospettico della stanza, finchè non incontra in alto a sinistra una piccola didascalia che riporta una data: 1957. Ci siete, avete trovato l’elemento narrativo chiave del libro, il Virgilio che vi accompagnerà nel lungo viaggio. Ora siete pronti a girare la pagina e a saltare nel tempo rimanendo nello stesso spazio: benvenuti nel 1942.
Non vi siete mai mossi, siete sempre stati qui e lo sarete sempre. Siete a casa.
[ da fumettologica http://www.fumettologica.it/2015/04/qui-richard-mcguire-recensione/ ]
«Here è uno dei fumetti più belli che siano mai stati fatti. La prima volta che l’ho visto è stato come se all’improvviso avessero disseppellito un edificio che era in gran parte sepolto. Mi sono detto: “Allora si può fare molto più di quello che pensavo.” Non riesco a trovare nessun altro singolo fumetto che abbia cambiato il mio pensiero in modo più radicale. E so che molti altri fumettisti, grazie a Here, hanno iniziato a pensare a quello che potevano fare. Ogni tanto arriva un artista che prende il potenziale accumulato dalla propria disciplina e lo riformula in un modo del tutto nuovo di vedere o sentire: credo che Richard McGuire abbia fatto questo per il fumetto. Penso che Here abbia rivoluzionato le possibilità narrative del fumetto. McGuire è un genio e quello che ha dato a ogni lettore con Here è stato un modo personale e singolare di guardare la vita. Here è un’opera letteraria e artistica diversa da qualunque altra cosa abbiate mai visto o letto. Un libro così esce una volta ogni decade, forse ogni secolo.» [Chris Ware]