«La città degli uomini da secoli dura e rigurgita come un mostruoso alveare. Ma, un giorno, essa crollerà con le sue architetture ed i suoi idoli, quando tutti avranno inteso il sermone predicato al mondo da Colui che vi fu crocefisso: il cielo è intorno a voi e forma una città cubica, limpida come cristallo e piena di luce. Là è la vostra esistenza reale ed immortale. Il mondo che vi sembra così sostanziale è una vana forma che deturpa lo splendore di questo cristallo celeste. Le vostre vite sono tracce evanescenti: come imparerete la strada a questo cielo di luce e la verità di questa esistenza? Ascoltate la verità! Pel fatto che il mondo vi appare solido, vi riesce difficile comprendere come possa essere la proiezione di un solido superiore. Ma ciascuno di voi ha il suo corpo celeste che sta in relazione al corpo fisico: l’individuo si manifesta in innumerevoli personalità, la somma delle quali è la sua vera esistenza. La nascita e la morte sono vanità; per il corpo celeste esse non esistono, poiché non cominciò la propria esistenza al momento della sua proiezione nel corpo fisico, né cesserà di esistere quando si progetterà. Il tempo è vanità, perché il corpo celeste non conosce aumento e solo la sua manifestazione, essendo successiva, crea l’illusione del tempo. Imparate ora il segreto dell’immortalità. La coscienza del corpo celeste e quella del corpo fisico sono una e divina. Quindi, è possibile identificarle e sollevarvi così fino alla città cubica. Questo può essere fatto per mezzo del desiderio, dell’azione, della devozione; ma più di tutto per mezzo dell’amore, come v’insegnerò. Voi v’illudete che ogni persona sia differente dalle altre, e che alcune siano migliori ed altre peggiori; ma queste differenze sono accidentali, esse non esistono nel mondo celeste, dove tutti sono figli di Dio e possono divenire uno col Padre.
Amando i vostri simili, voi accumulate tesori in cielo; unitevi uno all’altro: l’amore può questa congiunzione. Quando sarete fusi in vicendevole amore, l’individuo è trasceso , le coscienza si fondono in una e si forma la più grande unità. Questo può ripetersi a poco a poco da tutti e, quando l’amore fosse divenuto una legge universale della vita, le anime cesserebbe di lasciarsi portare alla deriva della corrente ed entrerebbero nella grande pace. Quand’esse fossero unite nella città cubica, la città degli uomini svanirebbe.
Io vi ho detto queste cose perché abbiate la pace, perché tutti siano uno». La città degli uomini d’oggi // Edoardo Persico //