✮ Sabato 18 giugno da ‪#‎Kindustria‬ si festeggia la notte bianca dei lettori e il 3° compleanno della libreria ✮ #LDN16

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»»» Il tema di ‪#‎LettidiNotte‬ di quest’anno è la città. Noi abbiamo deciso di scoprire e reinventare insieme a voi “la città degli uomoni d’oggi” prendendo spunto dal libro di Edoardo Persico (Hacca edizioni):

la_citta_degli_uomini_doggi_edoardo_persico“[…] Ecco una città come tutte le altre: visi conosciuti, andature note, voci d’ogni giorno, chiese, palazzi, botteghe con ciascuna un mercante dentro, fondachi bui e vie colorate. Insaniàpoli : la Città. […]
Città con uomini, con passioni, con mercati, con donne attente alla spesa, con giovani in cerca d’impiego, con lascivie negli angoli scuri. Città sorda, città sfaccendata, città contenta, città gonfia di ricchezza accumulata da secoli e ondeggiante come un’alterna marea. […]
Gli uomini d’oggi sviluppano negli affari facoltà considerevoli, scrivono giornali, pubblicano libri, amministrano, governano; ma sono privi dell’unico sentimento capitale: l’amore per la grandezza e l’orrore per tutto quello che è basso. Vanno, vanno senz’accorgersi che la vita è un orto non vasto, dove sono umili fiori: che è vano cercare oltre ogni limite un bene prodigioso, se tutti i doni sono accanto a noi e dentro di noi”

IN PROGRAMMA

▸▸▸ Emanuele Tonon presenta Fervore (Mondadori)

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Ogni risveglio è un venire al mondo: violenza dello strappo, stordimento, gloria di incontrare ciò che è vivo. Di albe così il protagonista e narratore di questa storia ne ha davanti tante, tutte quelle che compongono l’anno del suo noviziato nel convento francescano di Renacavata, in Centro Italia. Sono i dodici mesi della “prova”, in cui si veste il saio e ci si prepara a emettere i voti: un tempo assorto, di isolamento, lavoro manuale, preghiera. Giornate in cui l’esperienza interiore – estatica, a volte, a volte annichilente – si amplifica fino a invadere lo spazio della realtà concreta, sottoponendola a una reinterpretazione radicale. Il protagonista senza nome approda qui appena ventenne, infiammato da un bisogno di senso e appartenenza, deciso a rifiutare un destino omologato, disgustato dalla sensazione di essere una tra milioni di “vacche che sconoscevano la morte, che non conoscevano i ganci cui sarebbero finite appese”. Nella dimensione protetta del convento, pallida ma funzionale riproduzione del Giardino edenico, i criteri che reggono il mondo fuori non tengono, si capovolgono: le crisi epilettiche di uno dei compagni sono un ascensore per le sfere celesti, le vipere acquattate nelle sterpaglie ambiscono a iniettare veleno nei teneri polpacci dei novizi per custodirne l’innocenza, preservandoli dalla contaminazione del vivere. Le ore trascorrono nella solitudine della cella, l’alambicco in cui leggere, scrivere, sognare unioni mistiche e carnali; in comunione coi compagni, nel canto, durante i pasti, nelle riunioni intorno al fuoco; e nel lavoro: zappare la terra, raccoglierne i frutti, alternarsi nella pulizia degli spazi comuni. In una “riproposizione della giullaresca vita del santo di cui avevamo preso a seguire le orme: non l’agonizzante stratega stimmatizzato, funzionale alla Chiesa e al potere, ma il Giullare pazzo che per poco tempo aveva potuto essere Francesco”. Rapiti da una lingua intensamente poetica, da una scrittura guizzante, visionaria, tesa a catturare il simbolo che incendia il cuore del vero, attraversiamo insieme al narratore questo spazio sacro e umanissimo: le celle, la chiesa, il Coro, il refettorio, la biblioteca, i campi, il giardino, col passo solenne di una sacra rappresentazione dei nostri tempi

▸▸▸ Claudio Corivetti e Gaetano Crupi di Postcart Edizioni ci racconteranno ASMARA DREAM di Marco Barbon

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Asmara, capitale dell’Eritrea, è una città che vive sospesa in una sorta di triplice sogno.
Il sogno dei coloni italiani che giunsero qui alla fine dell’Ottocento con l’intenzione di costruire una seconda Roma.
Il sogno dell’indipendenza dall’Etiopia, diventato realtà da pochi anni. Infine il sogno di chi vuole fuggire a tutti i costi, immaginando un futuro migliore oltre frontiera.
Questi tre sogni, intrecciandosi, continuano a tessere il destino di una città dove le tracce del passato e del presente scoloriscono sotto il sole impietoso dell’altopiano.

▸▸▸ Roberto Marinelli dell’Associazione Franco legge “La città degli uomini d’oggi” di Edoardo Persico (Hacca Edizioni) // “Io vi racconterò le favole degli uomini d’oggi” 

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“Lettore mio caro, fra il momento in cui scrivo ed il momento in cui leggerai, che cosa accadrà? Un segreto è fra la mia penna e il tuo sguardo. La vita del mondo è, oggi, un mistero ed alla soglia di questo mistero io esito a parlare”. [Edoardo Persico – La città degli uomini d’oggi – Hacca Edizioni]

 

 

▸▸▸ Riccardo Corsi presenta il “Libro del vento” I Portatori D’acqua

piatto_portatori_cop«Il vento, eccolo. È come se gridasse nel cuore, come se urlasse dentro uno stretto crepaccio dove la luce scende a fatica, e quando lo fa non discende per gradi cercando appigli come un bravo rocciatore ma si lascia cadere, si tuffa nel vuoto, perdendo quasi ogni presa, il timore di spezzarsi a terra come un fuscello. La luce di Paestum si tuffa e cade,lieve, una piuma, una foglia che la brezza accompagna giù. E la terra è come un mare che accoglie il tuffatore e lo lascia entrare».

In un mondo in cui ogni creatura dimora separata questo libro non euclideo è un riapprendere a lasciare fluire dentro di noi un oscuro primordiale sentire. Oscuro perché dimenticato. Questa circolarità che scorre abolendo ogni confine è la luce della grazia, la gratuità, la libertà, l’appartenenza a un più vasto cerchio che si muove in noi come emotività. Questo libro è un viaggio nel sentire per ritornare a vivere, una rinascita. Facendo proprio un pensiero di Hetty Hillesum, «Tutto avviene secondo un ritmo più profondo che si dovrebbe insegnare ad ascoltare, è la cosa più importante che si può imparare in questa vita».Tu che leggi sei Franta il centauro, sei il pozzo, sei Idrîs e Râshidah, sei il leone dentro lo specchio.Il libro taglia obliquamente i generi letterari, spezzando le maschere di una letteratura asservita che ci rende schiavi di una visione del mondo. Finalmente liberi di sentire e di essere sentiti dal vento. Solitari e solidali. Seme buono, il Libro del vento va piantato nella terra del cuore del lettore, perché fiorisca come un sogno che ci accade nella veglia, nell’indistinzione di realtà e sogno. Aperti a quel respiro che ci invita a una responsabilità, a una corrispondenza, a una concreazione, nel nostro esistere.

▸▸▸ live painting “La città cubica” di Eva Rebecca //

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“il cielo è intorno a voi e forma una città cubica, limpida come cristallo e piena di luce. Là è la vostra esistenza reale ed immortale. Il mondo che vi sembra così sostanziale è una vana forma che deturpa lo splendore di questo cristallo celeste” (Edoardo Persico – La città degli uomini d’oggi Hacca Edizioni)

 

▸▸▸ proclamazione del vincitore del primo step dell’ Italian Book Challenge – Il Campionato dei Lettori Indipendenti: IL MEGALETTORE locale! Siete pronti a viaggiare con i libri? Portate le vostre tessere!!!

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▸▸▸ Gruppo Artemisia Fabriano presenta il progetto “sportello antiviolenza” collegato al Centro antiviolenza di Ancona

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L’Associazione opera a Fabriano da circa tre anni, costituita da sole donne, ha quali finalità la valorizzazione dell’identità femminile, dell’affermazione culturale, professionale e politica delle donne, dello sviluppo delle pari opportunità e dell’eliminazione degli stereotipi di genere. In particolare la sua attività è diretta a riconoscere ed affermare i principi di inviolabilità del corpo delle donne, di libertà e di autodeterminazione delle stesse, a contrastare e prevenire ogni forma di violenza fisica, psichica, sessuale ed economica, ed ogni forma di sfruttamento, ignoranza, ingiustizia, discriminazione ed emarginazione praticate nei confronti delle donne. Per la realizzazione di tali finalità ha richiesto ed ottenuto l’apertura dello sportello antiviolenza a Fabriano e la nomina della Commissione per le Pari Opportunità all’interno dell’amministrazione comunale, ha promosso iniziative per la diffusione di una cultura volta alla eliminazione degli stereotipi di genere, anche all’interno delle scuole. Da oltre un anno gestisce lo sportello antiviolenza avvalendosi dell’opera  prestata dalle volontarie dell’Associazione formatesi presso Donne e Giustizia di Ancona (Centro antiviolenza). Attraverso l’accoglienza sostiene le donne vittime di violenze fisiche, psicologiche, economiche e sessuali e le accompagna nel difficile ed articolato percorso di uscita dalla violenza sia essa familiare che extra familiare, offrendo loro consulenza legale e psicologica. Lo sportello garantisce anonimato, riservatezza e libertà di scelta della donna. Tutti i servizi sono gratuiti. L’associazione intende promuovere lo sportello antiviolenza come luogo per le donne che chiedono aiuto attuando forme di partecipazione con i comuni dell’Ambito territoriale n. 10.