Paesaggio rotto
“Da tanti anni sono vicino alla Valdoca, da tanti anni sento un’affinità di cammino e passione… Ora in questo “Paesaggio con fratello rotto” ritrovo, magnificamente espressi, i motivi essenziali che ricorrono fin dai primi tentativi del 1983… Il senso di una domanda… Un incalzare di domande… Quella della Valdoca è una poesia interrogativa… Piú vicina a Leopardi che a Montale… È una poesia di tremore e di urgenza… E qui nel Paesaggio la Geisha, la Ragazza Uccello, il Macellaio incarnano tutto questo chiedere brancolante. «Che parto rifiutato ha fatto di noi solo un nome e un cognome?» «Che cosa fa di noi solo un grumo nello splendore del mondo?» Questo splendore intravisto, questa luce che ci spetta è il vero tema di Mariangela: un grido che esige la gioia e, per averla, esplora ogni nota del dolore. Ma cosa rende cosà originale il suo canto? È il fatto che una poesia come questa, una poesia di archetipi e di primordiali presenze, trova il proprio alfabeto nel palpito piú vivo della lingua attuale, in un udito attentissimo alla parola contemporanea… Qui l’antico s’intreccia a qualcosa che pulsa nell’ora, a qualcosa che sta per accadere… Cosà remoto da essere una profezia… Il nostro fratello rotto… Cosà remoto da essere imminente…”
€10,00
Descrizione
“Da tanti anni sono vicino alla Valdoca, da tanti anni sento un’affinità di cammino e passione… Ora in questo “Paesaggio con fratello rotto” ritrovo, magnificamente espressi, i motivi essenziali che ricorrono fin dai primi tentativi del 1983… Il senso di una domanda… Un incalzare di domande… Quella della Valdoca è una poesia interrogativa… Piú vicina a Leopardi che a Montale… È una poesia di tremore e di urgenza… E qui nel Paesaggio la Geisha, la Ragazza Uccello, il Macellaio incarnano tutto questo chiedere brancolante. «Che parto rifiutato ha fatto di noi solo un nome e un cognome?» «Che cosa fa di noi solo un grumo nello splendore del mondo?» Questo splendore intravisto, questa luce che ci spetta è il vero tema di Mariangela: un grido che esige la gioia e, per averla, esplora ogni nota del dolore. Ma cosa rende cosà originale il suo canto? È il fatto che una poesia come questa, una poesia di archetipi e di primordiali presenze, trova il proprio alfabeto nel palpito piú vivo della lingua attuale, in un udito attentissimo alla parola contemporanea… Qui l’antico s’intreccia a qualcosa che pulsa nell’ora, a qualcosa che sta per accadere… Cosà remoto da essere una profezia… Il nostro fratello rotto… Cosà remoto da essere imminente…”
Informazioni aggiuntive
autore | Mariangela Gualtieri |
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editore | Einaudi |
anno | 2021 |
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