Gli ultrauomini. Terrestri d’Italia in contatto con altre dimensio

11 reportage narrativi che raccontano storie di uomini e donne ultraumani, nel doppio senso di “alieni” e “dotati di caratteristiche eccezionali, straordinarie” – o come dice il sottotitolo: “terrestri d’Italia in contatto con altre dimensioni”. Si tratta di reportage e dunque di storie vere raccolte da 11 autori diversi, la maggior parte giovani e molto in gamba, altri già affermati come Valerio Millefoglie e Paolo Zardi. Sono vicende dislocate in vari posti d’Italia e rimaste “fuori dai radar”, considerate marginali o tutt’al più anomale come i loro protagonisti. E l’eccezionalità è l’unico tratto che hanno in comune la storia di Mattia, 22enne transumanista che vuole vivere in eterno e per questo si è fatto impiantare un chip sottopelle, quella di Ortenzia Squillace, impiegata della provincia di Catanzaro che a 40 anni decide di diventare una lottatrice di wrestling, o ancora quella del dottor Roberto Regnoli di Termoli che da quando è in pensione setaccia le spiagge della sua regione per raccogliere messaggi in bottiglia. Il volume è corredato di fotografie che evocano perfettamente l’atmosfera aliena dei racconti, è rilegato, curatissimo ed è il primo di una trilogia, di cui il secondo volume, “I dimezzati”, è uscito a maggio 2020.

Undici storie, undici dedizioni: l’impresario funebre di Mirandola che fornisce un servizio di ibernazione, spedendo in Russia cadaveri congelati, pronti a intraprendere un percorso di criogenesi con la speranza di poterli svegliare cento anni dopo (Valerio Millefoglie, L’uomo eterno); l’impiegata comunale di un piccolo paese della Calabria che più volte alla settimana va ad allenarsi a Messina con il sogno – realizzato – di diventare campionessa di wrestling, con il nome d’arte di Tenebra (Maura Chiulli, Una wrestler in comune); il pensionato che va a caccia di messaggi in bottiglia sulle spiagge molisane e in 14 anni ne ha collezionati ben 800 (Angelo Mozzillo, Il postino del mare); il ventiduenne transumanista che si è fatto impiantare un chip sottopelle con il sogno di una sorta di immortalità tecnologica (Martino Pinna, Il cyborg della bassa modenese).

Categoria:

20,00

Descrizione

11 reportage narrativi che raccontano storie di uomini e donne ultraumani, nel doppio senso di “alieni” e “dotati di caratteristiche eccezionali, straordinarie” – o come dice il sottotitolo: “terrestri d’Italia in contatto con altre dimensioni”. Si tratta di reportage e dunque di storie vere raccolte da 11 autori diversi, la maggior parte giovani e molto in gamba, altri già affermati come Valerio Millefoglie e Paolo Zardi. Sono vicende dislocate in vari posti d’Italia e rimaste “fuori dai radar”, considerate marginali o tutt’al più anomale come i loro protagonisti. E l’eccezionalità è l’unico tratto che hanno in comune la storia di Mattia, 22enne transumanista che vuole vivere in eterno e per questo si è fatto impiantare un chip sottopelle, quella di Ortenzia Squillace, impiegata della provincia di Catanzaro che a 40 anni decide di diventare una lottatrice di wrestling, o ancora quella del dottor Roberto Regnoli di Termoli che da quando è in pensione setaccia le spiagge della sua regione per raccogliere messaggi in bottiglia. Il volume è corredato di fotografie che evocano perfettamente l’atmosfera aliena dei racconti, è rilegato, curatissimo ed è il primo di una trilogia, di cui il secondo volume, “I dimezzati”, è uscito a maggio 2020.

Undici storie, undici dedizioni: l’impresario funebre di Mirandola che fornisce un servizio di ibernazione, spedendo in Russia cadaveri congelati, pronti a intraprendere un percorso di criogenesi con la speranza di poterli svegliare cento anni dopo (Valerio Millefoglie, L’uomo eterno); l’impiegata comunale di un piccolo paese della Calabria che più volte alla settimana va ad allenarsi a Messina con il sogno – realizzato – di diventare campionessa di wrestling, con il nome d’arte di Tenebra (Maura Chiulli, Una wrestler in comune); il pensionato che va a caccia di messaggi in bottiglia sulle spiagge molisane e in 14 anni ne ha collezionati ben 800 (Angelo Mozzillo, Il postino del mare); il ventiduenne transumanista che si è fatto impiantare un chip sottopelle con il sogno di una sorta di immortalità tecnologica (Martino Pinna, Il cyborg della bassa modenese).

Informazioni aggiuntive

autore

AA.VV.

editore

Ctrl

anno

2019

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