Non sono mai stata via. Vita in esilio di Maria Zambrano

Una grande filosofa del Novecento, e una mistica. Convinta che il mondo non avrebbe potuto fare altro che “vivere pensando”. E pensando con l’anima. Nadia Terranova  offre la storia e il pensiero di Maria Zambrano ai ragazzi e a chiunque voglia immergersi nella storia di questa bambina spagnola, figlia di due maestri, che non potrà tornare in Spagna per cinquant’anni, e che cominciò presto a “disnascere”, come scriveva lei stessa: cioè a disfarsi dell’origine, della nascita, a esercitare la memoria, il ricordo e il sogno. Maria Zambrano mangia poco e pensa troppo, si nutre di pensieri febbrili e, scrive Nadia Terranova, “vuole indossare la vita”. Attraversa il franchismo, l’esilio, la guerra, il nazismo. E la fragilità del corpo, la malattia e la morte delle persone più amate. Maria Zambrano rifugge la mondanità degli intellettuali parigini e gira il mondo in esilio, non isolata  ma solitaria. Ama Roma e i suoi gatti (arriverà ad averne venticinque tutti insieme), in ogni luogo incontra un albero. E in  ogni luogo è la Spagna l’elemento centrale della sua vita, il mondo da salvare da cui non si è mai davvero allontanata. Grazie anche alle magnifiche illustrazioni, questo libro entra in contatto con grande delicatezza con il misticismo e con la misericordia che nascono dall’immensità del dolore. Con la libertà anticonformista e ostinata, ma con dolcezza, di una donna che ha coltivato la sua esistenza a partire dall’interiorità e dall’invisibilità.

18,00

Descrizione

Una grande filosofa del Novecento, e una mistica. Convinta che il mondo non avrebbe potuto fare altro che “vivere pensando”. E pensando con l’anima. Nadia Terranova  offre la storia e il pensiero di Maria Zambrano ai ragazzi e a chiunque voglia immergersi nella storia di questa bambina spagnola, figlia di due maestri, che non potrà tornare in Spagna per cinquant’anni, e che cominciò presto a “disnascere”, come scriveva lei stessa: cioè a disfarsi dell’origine, della nascita, a esercitare la memoria, il ricordo e il sogno. Maria Zambrano mangia poco e pensa troppo, si nutre di pensieri febbrili e, scrive Nadia Terranova, “vuole indossare la vita”. Attraversa il franchismo, l’esilio, la guerra, il nazismo. E la fragilità del corpo, la malattia e la morte delle persone più amate. Maria Zambrano rifugge la mondanità degli intellettuali parigini e gira il mondo in esilio, non isolata  ma solitaria. Ama Roma e i suoi gatti (arriverà ad averne venticinque tutti insieme), in ogni luogo incontra un albero. E in  ogni luogo è la Spagna l’elemento centrale della sua vita, il mondo da salvare da cui non si è mai davvero allontanata. Grazie anche alle magnifiche illustrazioni, questo libro entra in contatto con grande delicatezza con il misticismo e con la misericordia che nascono dall’immensità del dolore. Con la libertà anticonformista e ostinata, ma con dolcezza, di una donna che ha coltivato la sua esistenza a partire dall’interiorità e dall’invisibilità.

Informazioni aggiuntive

autore

Nadia Terranova

illustratore

Pia Valentinis

editore

Rueballu

anno

2020

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